I Bitcoin sono divenuti illegali in Cina
La Banca del Popolo della Cina insieme a dieci dipartimenti hanno ufficialmente reso illegale le transazioni di Bitcoin e di criptovalute in generale nel territorio cinese. Al momento nessuna azienda, neanche straniera, ha il permesso di erogare servizi di criptovalute ai cittadini cinesi. Il triste annuncio per gli appassionati di monete virtuali è stato rilasciato dal governo cinese con una circolare, tuttavia non ha avuto alcuna conseguenza sul Bitcoin, anzi… In realtà la criptovaluta, dopo aver avuto un crollo, ha registrato una crescita dell’1.66% nel momento in cui stiamo scrivendo quest’articolo.
Cina: le criptovalute come il Bitcoin sono illegali
«Negli ultimi anni, la speculazione sul commercio virtuale di valuta come il Bitcoin è diventata diffusa, perturbando l’ordine economico e finanziario, generando riciclaggio di denaro, raccolta illegale di fondi, frodi, vendita al dettaglio e altre attività criminali illegali, mettendo seriamente in pericolo la sicurezza della proprietà della gente», leggiamo sul sito ufficiale del governo cinese, che ha preso questa decisione in collaborazione con diversi enti.
Infine, danno l’annuncio: «La politica di supervisione del nostro paese sulla valuta virtuale è chiara e coerente. La Circolare ribadisce che le valute virtuali, come Bitcoin, Ethereum e così via, comprese le cosiddette valute stabili, che sono emesse da autorità non monetarie, l’uso di criptovalute, conti distribuiti o tecnologie simili ed esistono digitalmente, non hanno l’equivalente legale del corso legale e non possono circolare come moneta sul mercato».
«La circolare stabilisce chiaramente che le attività relative alla valuta virtuale, come il cambio di valuta virtuale, l’acquisto e la vendita di valute virtuali come controparte centrale, forniscono servizi di abbinamento per le transazioni in valuta virtuale, l’emissione di finanziamenti per conto di valuta e la negoziazione di derivati in valuta virtuale, sono tutte attività finanziarie illegali e sono rigorosamente vietate e rigorosamente vietate ai sensi della legge».
Insomma sembra che non sia proprio un bel periodo per gli appassionati di mining e di criptovalute nella Cina. Chissà come si evolverà la situazione, se faranno un passo indietro o se resteranno su questa strada.